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VINI

Muscat de Frontignan
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È un vino dolce naturale di AOC prodotto nei due comuni di Frontignan e Vic-la-Gardiole nella regione dell'Hérault. Il Moscato Frontignan ha la francese AOC label (Appellation d'Origine Controlée) e il marchio europeo DOP (Denominazione di Origine Protetta).  Va servito ben fresco, meglio 4 °C che 6. 
Si racconta che lo degustò anche Ercole, di passaggio a Frontignan, e per coglierne fino all’ultimo goccio strizzò la bottiglia a mo’ di torcione, e da lì ne scaturì la particolare forma.
I Romani quando giunsero in Linguadoca o nella Gallia Narbonense non disdegnarono, visto il clima, di piantare dei vitigni. A loro si deve l’introduzione del Moscato bianco, quello con l’acino piccolo, cioè quello dell’Asti Moscato.  A Frontignan il moscato è certificato dal 1117 perché presente in una vigna donata ai monaci dell’Abbazia di Aniane.
Le vie commerciali che il vino ebbe a disposizione lo facilitarono nel commercio, sia con il porto di Sète e molto di più con l’apertura del canale del Midi, che giungeva fino a Bordeaux e mise quel mercato enoico in contatto con il nord d’Europa.

Dei Moscati di Frontignan ho assaggiato il Muscat Balta AOC. Molto fresco al palato, consigliato come aperitivo, frutta o pasticceria. Prezzo circa 10€. La Cantina si trova nei pressi del ponte mobile stradale.
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AOC Picpoul de Pinet (Appellation d'Origine Controlée)
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Degustazione
  • Cristallo trasparente con riflessi verdi, anche se può essere più d'oro da vitigni anziani.
  • Morbido,  delicato all'olfatto, con piacevoli sentori di acacia e biancospino.
  • Delicato e fresco in bocca ha un ottimo equilibrio acido / struttura.
  • Neutralizza il sale e iodio nei molluschi e altri crostacei, ed è sorprendentemente buono con ricchi formaggi e salumi.

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I vigneti (terroir)

I vigneti AOC Languedoc Picpoul de Pinet coprono 1.400 ettari intorno alla laguna di Thau ad ovest del Golfo del Mediterraneo di Lione.

Si forma un triangolo delimitato da Agde, Pezenas e Sète ed è il produttore di vino bianco più grande del Languedoc.

Dal 1994, a testimoniare l'influenza "marina", viene creata Neptunus,  la bottiglia tipica del Picpoul, che, come l'anfora del verdicchio, caratterizza in maniera inconfondibile questo vino: fondo a colonna corinzia, onda di mare in rilievo e croce del Languedoc intagliata nel vetro rigorosamente verde.
Si trova nelle cantine o nella grande distribuzione con un prezzo di 4-5 €.

Le Vin de Merde

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L’etichetta del vino, stampata in oro zecchino, dove compare una mosca con una scritta in francese “Le pire cache le meilleur” (Il peggiore nasconde il migliore), per capire che lo scopo dell’iniziativa non è prettamente goliardico, ma serve a rilanciare la produzione di vini nella regione francese della lingua d’oca.
Lo potete acquistare rosso, bianco e rosée a Mèze presso la Maison du Vin, 6 Rue du Doc Magne, a circa 8€.



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