Mèze è un comune francese di 10.898 abitanti situato nel dipartimento dell'Hérault nella regione della Linguadoca-Rossiglione.
Mèze è un bellissimo porto peschereccio in stile antico Mediterraneo.
Un importante porto fin dai tempi dei Fenici, Mèze è sempre stata principalmente un villaggio di pescatori. Durante l'impero romano, la città si trovava sulla strada principale del sud dall'Italia alla Spagna «Via Domizia'. I Romani portarono il vino nella zona e hanno lasciato un retaggio di architettura tra cui due delle chiese della città. La produzione di frutti di mare, in particolare ostriche, è stato il pilastro dell'economia Mèze per quasi un secolo e tutta la zona del bacino de Thau ha costruito una reputazione internazionale per la qualità dei suoi frutti di mare.
Qui potete trovare LE VIN DE MERDE. L’etichetta del vino, stampata in oro zecchino, dove compare una mosca con una scritta in francese “Le pire cache le meilleur” (Il peggiore nasconde il migliore), per capire che lo scopo dell’ iniziativa non è prettamente goliardico, ma serve a rilanciare la produzione di vini nella regione francese della lingua d’oca.
Mèze è un bellissimo porto peschereccio in stile antico Mediterraneo.
Un importante porto fin dai tempi dei Fenici, Mèze è sempre stata principalmente un villaggio di pescatori. Durante l'impero romano, la città si trovava sulla strada principale del sud dall'Italia alla Spagna «Via Domizia'. I Romani portarono il vino nella zona e hanno lasciato un retaggio di architettura tra cui due delle chiese della città. La produzione di frutti di mare, in particolare ostriche, è stato il pilastro dell'economia Mèze per quasi un secolo e tutta la zona del bacino de Thau ha costruito una reputazione internazionale per la qualità dei suoi frutti di mare.
Qui potete trovare LE VIN DE MERDE. L’etichetta del vino, stampata in oro zecchino, dove compare una mosca con una scritta in francese “Le pire cache le meilleur” (Il peggiore nasconde il migliore), per capire che lo scopo dell’ iniziativa non è prettamente goliardico, ma serve a rilanciare la produzione di vini nella regione francese della lingua d’oca.